Il prezzo di una valuta nei confronti di un'altra cambia costantemente (aumenta o diminuisce). Ad esempio, se diciamo che il dollaro USA sta diminuendo, si tratta di un fenomeno non chiaro, in quanto il dollaro USA può crescere nei confronti del dollaro australiano ma diminuire nei confronti dell'euro. Le valute vengono sempre trattate in coppia. Poichè le valute vengono quotate una contro l'altra, le denominazioni delle valute possono essere divise da una sbarra (/) per essere scritte nel seguente modo: EUR/USD.
Le coppie valutarie corrispondono al rapporto dei prezzi delle valute che compongono la coppia. Ad esmepio, il prezzo della coppia EUR/USD mostra quanti dollari USA è possibile acquistare per 1 EUR. La prima valuta della coppia è quella di base, mentre la seconda rappresenta la valuta della quotazione oppure la valuta quotata. L'euro rappresenta la valuta di base nei confronti della maggior parte delle altre valute mondiali. Esistono le seguenti coppie valutarie di base:
Simbolo |
Nome |
Frase colloquiale |
EUR/USD |
l'euro, il dollaro USA |
l'euro |
USD/JPY |
il dollaro USA, lo yen |
lo yen |
GBP/USD |
la sterlina, il dollaro |
la sterlina oppure il cavo |
USD/CHF |
il dollaro USA, il franco |
lo swissy |
AUD/USD |
il dollaro australiano, il dollaro USA |
l'aussie |
USD/CAD |
il dollaro USA, il dollaro canadese |
il loonie |
NZD/USD |
il dollaro neozelandese, il dollaro USA |
il kiwi |
Esistono le cosiddette coppie principali con le quali viene effettuato circa il 75% di tutte le operazioni sul mercato Forex: EURUSD, GBPUSD, USDCHF e USDJPY. Come vediamo, il dollaro USA è rappresentato in tutte le coppie valutarie, per cui se la coppia valutaria contiene il dollaro USA, questa coppia viene considerata una coppia valutaria principale. Le coppie valutarie prive del dollaro USA vengono chiamate coppie valutarie cross oppure tassi cross. I tassi cross più attivamente trattati sono i seguenti.
Simbolo |
Nome |
EUR/CHF |
l'euro - il franco |
EUR/GBP |
l'euro - la sterlina |
EUR/JPY |
l'euro - lo yen |
GBP/JPY |
la sterlina - lo yen |
AUD/JPY |
l'aussie - lo yen |
NZD/JPY |
il kiwi - lo yen |
GBP/USD. Il "mercoledì nero"
del 1992.
GBP/USD. Il "mercoledì nero"
del 1992.
Esaminiamo interessanti fatti tratti dalla storia delle coppie valutarie. Verso la fine del secolo scorso, più precisamente il 16 settembre 1992, la sterlina britannica è improvvisamente crollata. Nella storia della Gran Bretagna, questo giorno viene ricordato come il «mercoledì nero». Il crollo della sterlina britannica ha influenzato le coppie valutarie GBP/DEM (sterlina/marco tedesco) e GBP/USD (sterlina/dollaro). La variazione della valuta nazionale britannica nei confronti del dollaro nel periodo che va da novembre fino alla fine del dicembre 1992, è stata pari al 25% (da 2,01 a 1,51 GBP/USD).
Per cui possiamo discutere gli avvenimenti più eccitanti relativi alla storia delle coppie valutarie.
Uno dei movimenti più interessanti nella storia del mercato Forex ha riguardato la sterlina britannica nell'autunno del 1992, per essere più precisi, il 16 settembre. In seguito questo giorno venne definito il "Mercoledì nero", quando venne registrato un improvvisa ed estrema riduzione del valore della valuta britannica. Il tutto si manifestò assai più drammaticamente sulle coppie valutarie GBP/DEM (sterlina/marco tedesco) e GBP/USD (sterlina/dollaro USA).
La caduta della sterlina britannica nei confronti del dollaro USA nel periodo da novembre a dicembre del 1992 fu pari al 25% (da 2.01 a 1.51 GBP/USD).
Le ragioni generali di questa "crisi della sterlina" sono rappresentate dalla partecipazione della Gran Bretagna nel sistema valutario europeo con corridoi valutari fissi; le recenti elezioni parlamentari; la riduzione della produzione industriale; lo sforzo intrapreso dalla banca d'Inghilterra nel tentativo di pareggiare il tasso col marco tedesco nonchè la drammatica fuoriuscita degli investitori. Allo stesso tempo, a causa della tendenza della sua profittabilità, il mercato valutario tedesco divenne più attraente rispetto a quello inglese. Alla fin fine, gli speculatori si affrettavano a vendere le sterline per i marchi tedeschi e per i dollari USA. Le conseguenze della crisi valutaria furono le seguenti: un brusco aumento del tasso d'interesse dal 10% al 15% ed il governo britannico fu costretto ad accettare la svalutazione della sterlina per poi aderire al sistema monetario europeo. A risultato di ciò, la sterlina riacquistò il tasso di scambio fluttuante.
Un'altra coppia valutaria intrigante è quella formata dallo yen e dal dollaro USA (JPY/USD). La coppia valutaria dollaro - yen occupa il terzo posto tra le coppie valutarie più trattate dopo le coppie euro/dollaro USA e sterlina/dollaro USA, oltre ad essere la coppia valutaria più trattata nelle sessioni che si tengono in Asia. I movimenti di questa coppia sono solitamente regolari; la coppia USD/JPY reagisce prontamente al rischio toccare l'apice dei mercati finanziari. A partire dalla metà degli anni '80, il tasso dello yen nei confronti del dollaro USA iniziò a crescere attivamente. All'inizio degli anni '90, una situazione economica vivace si trasformò in un congelamento dell'economia giapponese che provocò l'aumento della disoccupazione; i guadagni e gli stipendi si ridussero al pari del livello di vita della popolazione nel paese.
Mentre a partire dal 1991 tutto ciò causò il fallimento di molte organizzazioni finanziarie in Giappone. A risultato di ciò, le quotazioni alla borsa di Tokyo subirono un collasso, ebbe luogo la svalutazione dello yen seguita da una nuova ondata di fallimenti tra le compagnie produttici. Ed infine nel 1995, venne registrato il minimo storico della coppia JPY/USD pari a -79.80.
La crisi asiatica iniziata nel biennio 1997-1998 portò al crollo dello yen. Ciò comportò la caduta della coppia valutaria yen - dollaro USA da 115 yen per un dollaro USA a 150.
La crisi economica globale toccò quasi tutti i settori dell'attività umana. Si salvò solamente il mercato valutario Forex. Sebbene i partecipanti al mercato Forex (banche centrali, banche commerciali, banche d'investimento, broker e dealer, fondi pensionistici, compagnie assicurative e compagnie di trasnazione) si trovano in una complessa situazione, il mercato Forex continua ad operare con successo, essendo stabile e vantaggioso come mai in precedenza.
La crisi finanziaria portò a drastici cambiamenti per quanto riguarda il valore delle valute mondiali. Durante la crisi, lo yen si rafforzò maggiormente rispetto a tutte le altre valute. Nè il dollaro USA nè l'euro bensì lo yen rappresentava lo strumento valutario più affidabile nei confronti dei trader. Una delle ragioni di un simile rafforzamento può essere docuta al fatto che i trader necessitavano di trovare un riparo nel caos valutario. Altri specialisti spiegano invece la crescita del tasso dello yen col rifiuto di condurre operazioni di trading. Per cui riportiamo di seguito i cambiamenti valutari delle principali coppie formate dallo yen.
USD/JPY. Crisi finanziaria
asiatica del biennio 1997—1998
USD/JPY. Crisi finanziaria
asiatica del biennio 1997—1998
Negli anni '90 anche un'altra coppia valutaria, dollaro/yen (USD/JPY), ha subito un grave crollo. A partire dalla metà degli anni '80, lo yen ha attivamente iniziato a rincarare rispetto alla valuta americana. All'inizio degli anni '90, al posto della rinascita ha avuto luogo la stagnazione dell'economia giapponese, è cresciuta la disoccupazione, si sono ridotti i salari e il tenore di vita della popolazione in generale. Ha iniziato a verificarsi il fallimento di un gran numero di istituzioni finanziarie.
Il risultato è stato il crollo delle quotazioni alla borsa di Tokyo e la svalutazione dello yen, seguite da una nuova ondata di fallimenti di aziende impegnate nel settore produttivo. Nel 1995 è stato fissato il minimo storico per quanto riguarda la coppia JPY/USD – 79.80. La crisi asiatica, iniziata nel biennio 1997–1998, ha portato al tracollo dello yen giapponese. La conseguenza è stata rappresentata dal crollo del tasso di cambio della coppia valutaria yen/dollaro da 115 yen per dollaro a 150 yen.
Tuttavia oggigiorno, a seguito della crisi economica del 2008 che ha comportato brusche modifiche del costo delle principali valute mondiali, lo yen rappresenta uno degli strumenti maggiormente affidabili per i trader. La valuta giapponese si trova al terzo posto tra le coppie valutarie maggiormente negoziate dopo le coppie euro/dollaro e sterlina/dollaro. Vengono riportate di seguito le variazioni dei tassi di cambio delle principali coppie valutarie per le quali si negozia lo yen:
La coppia valutaria |
Valore prima della crisi (08/2008) |
Valore dopo la crisi (01/2010) |
Cambiare in % |
USD/JPY |
110.38 |
89.97 |
-18.5 |
GBP/JPY |
213.50 |
142.79 |
-33.22 |
EUR/JPY |
168.48 |
122.16 |
-27.5 |
Dalla tabella, vediamo che lo yen si è rafforzato nei confronti del dollaro USA più del 18%, nei confronti dell'euro del 27.5% e nei confronti della sterlina del 33%. Tra le valute maggiormente rafforzatesi, il dollaro USA ha occupato il quarto posto. Per quanto possa sembrare strano, il dollaro USA continua a rimanere la valuta più affidabile nel mondo indipendentemente dall'avanzante recessione negli USA, dalla caduta del sistema finanzario del paese, l'investimento pari a $750 bilioni nel piano Paulson di ripristino economico ed il costantemente in crescita debito estero che ammonta a dozzine di bilioni di dollari USA. Gli investitori continueranno ad averne fiducia. Di seguito riportiamo una tabella con i cambiamenti dei tassi valutari nei confronti della banconota verde.
La coppia valutaria |
Valore prima della crisi (08/2008) |
Valore dopo la crisi (01/2010) |
Cambiare in % |
EUR/USD |
1.5619 |
1.4328 |
-8.3 |
USD/CHF |
1.0820 |
1.0555 |
-2.5 |
GBP/USD |
1.9774 |
1.5990 |
-19.2 |
Dai dati soprariportati si vede che il dollaro USA si è rafforzato nei confronti dell'euro del 8.3% e nei confronti della sterlina del 19.2%. Nei confronti dello yen e del franco è stata invece registrata una caduta. Nel primo caso del 18.5%, nel secondo del 2.5%.
Nella classifica delle valute rafforzatesi, l'euro ha occupato la dodicesima posizione. I fattori negativi sono stati: la contraddizione del PIL e della produzione dei maggiori paesi della zona euro (Germania, Francia ed Italia), i timori di una recessione nella UE, i rapporti relativi alla stagnazione della produzione, l'inflazione e l'enorme debito estero dei paesi membri della UE, in particolare Portogallo, Irlanda, Spagna e Grecia. Per quanto riguarda quest'ultima, esiste la minaccia di sua esclusione dalla zona euro. La caduta dell'euro è stata influenzata dalle esitazioni da parte degli investitori nei confronti di questa valuta a favore delle valute-riparo (il dollaro USA e lo yen). Di seguito viene riportata la tabella relativa ai cambiamenti del tasso valutario nei confronti dell'euro:
La coppia valutaria |
Valore prima della crisi (08/2008) |
Valore dopo la crisi (01/2010) |
Cambiare in % |
EUR/CHF |
1.6352 |
1.4747 |
-8.8 |
EUR/GBP |
0.7900 |
0.8991 |
13.8 |
EUR/AUD |
1.6974 |
1.5658 |
-7.7 |
Durante la crisi finanziaria, l'euro si è indebolito nei confronti delle seguenti valute mondiali: il dollaro USA dell'8.3%, lo yen del 27.5%, il franco dell' 8.8% e l' aussie del 7.7%. Da tutto quanto sopraindicato, possiamo sostenere che il mercato Forex, a differenza della borsa e di altre attività legate al mondo del business, non ha sofferto a seguito della crisi economica bensì, al contrario, ne ha solamente beneficiato.
Molti partecipanti al mercato valutario hanno guadagnato, la loro rendita durante questo periodo di crisi si è rivelata favolosa. In questa situazione, sono in molti a vedere la via d'uscita dalla crisi proprio nel mercato Forex. Come spesso si dice in Cina: una crisi involve non solo perturbazioni nell'economia e nello strato sociale, ma rappresenta anche un periodo favorevole per gli investimenti e per la soluzione di molti problemi.