Goldman Sachs: marzo arriverà, la neve si scioglierà, e la Fed il tasso taglierà, come ci si aspetta già!
La Federal Reserve non dorme! Secondo le previsioni di Goldman Sachs, l'autorità di regolamentazione taglierà il tasso di interesse di 25 punti base nel marzo 2025. Aspettiamo una decisione epocale!
Venerdì scorso, 3 gennaio, gli esperti di Goldman Sachs hanno annunciato una possibile riduzione del tasso di interesse da parte della Fed. Tale misura potrebbe essere adottata a marzo di quest’anno, seguita da altre due riduzioni simili, previste per giugno e settembre.
«Non si esclude che a marzo la Fed riduca il tasso chiave di 25 punti base, dopo di che sono possibili altre due riduzioni di 25 punti base a giugno e settembre. Alla fine, l'intervallo dei tassi finali sarà compreso tra il 3,5% e il 3,75%», osservano gli analisti della banca.
Gli strateghi valutari di Goldman Sachs prevedono che a gennaio il regolatore rallenterà l’espansione del bilancio e, entro il secondo trimestre del 2025, la fermerà del tutto. Per quanto riguarda la crescita del PIL reale degli Stati Uniti quest'anno, la banca prevede il suo incremento annuo del 2,4%. I fattori chiave per l'aumento di questo indicatore sono la crescita costante dei redditi reali della popolazione e l'allentamento delle condizioni finanziarie.
Goldman Sachs ritiene che l'inflazione core della spesa per consumi personali (PCE) rallenterà al 2,4% entro la fine del 2025. Questa tendenza è favorita dal calo dei prezzi delle case negli Stati Uniti e dall'allentamento della pressione sui salari. Per quanto riguarda i dazi che il presidente eletto Donald Trump ha promesso di imporre, essi eserciteranno una moderata pressione inflazionistica.
Secondo le previsioni degli esperti, il tasso di disoccupazione in America diminuirà gradualmente e raggiungerà il 4,0% entro la fine del 2025, a testimonianza della solidità del mercato del lavoro americano.
Inoltre, Goldman Sachs prevede che l'economia globale crescerà del 2,7% su base annua nel 2025. Le ragioni sono l'allentamento delle condizioni finanziarie e l'aumento del reddito disponibile.
Tuttavia, c'è un neo. Ciò include i rischi legati ad eventi geopolitici, come cambiamenti nella politica tariffaria degli Stati Uniti, questioni relative all'immigrazione e nuovi tagli fiscali da parte dell'amministrazione Trump.
Ci sono anche fattori negativi che riguardano la zona euro. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, la BCE continuerà a tagliare i tassi fino alla metà del 2025. Separatamente, gli esperti stanno valutando la possibile crescita del PIL cinese, che potrebbe rallentare al 4,5% a causa di problemi interni.